Nei giorni scorsi, la commissione Europea ha inflitto alla Alphabet qualcosa come 2,7Mld di multa per abuso di posizione dominante: in pratica la Alphabet avrebbe sfruttato il proprio motore di ricerca per inserire tra i primi risultati di ricerca le pubblicità delle proprie aziende.
Ci son voluti sette anni di indagini per dimostrarlo, troppi, considerato che la tecnologia si evolve con ritmi semestrali e la vera ricchezza della Alphabet sono i dati in loro possesso, ricavati dal tracciamento della navigazione e dalla scansione automatizzata di tutto il traffico email sui loro server.
Profilazione, profilazione, profilazione.
E molti si chiedono ancora perché Gmail è gratuito.