Carlo

lo rimprovero per quello che fa, per come risponde, per le sue intemperanze. Ma solo perché questi modi di fare sono sbagliati, troppo indisponenti, gli impediscono (e impediranno) il relazionarsi in modo proficuo con il resto del mondo. Ma non li voglio affatto annullare. In cuor mio sorrido perché vedo in lui, nei suoi atteggiamenti, la giusta chiave che gli permetterà in futuro “di farsi valere”, di non farsi schiacciare dalla società. Di riuscire magari, caparbiamente, a raggiungere in ogni caso i suoi obiettivi, anche e soprattutto quando, chi gli starà accanto, non crederà in essi e, di fatto, lo demotiverà.
Ti voglio bene Carlo.