In Sicilia ci prepariamo al rinnovo dell’ARS. Ma non subito, c’è tempo. Prima ci son le vacanze, il sole,il mare. Andiamo a rilento, non c’è fretta: a settembre se ne parlerà.
Nel frattempo si iniziano a vedere le prime pecorelle che tornano all’ovile. Gente che ha cambiato casacca giusto per convenienza ma, con questo nuovo abito, difficilmente verrà rieletta.
In tutto questo splendore i TG (La7 nella fattispecie, che colpa non ne ha) fanno vedere la solita sinistra disastrata che, dopo cinquant’anni di Repubblica ancora non trova il suo perché. E fa vedere un Pisapia che sembra uscire da un supermercato Coop (cartello/totem con le promozioni del punto vendita sullo sfondo), simbolo indiscusso, nel bene o nel male, delle cooperative “rosse” che tanto hanno dato e contribuito al nostro sgangherato Paese.
Questa bella società (Coop), che a Torino ha i carrelli che ti informano pro*–*attivamente delle offerte in corso nella corsia in cui ti trovi, qua in Sicilia, dove il sole batte forte e non c’è nemmeno una pensilina, ha pensato bene di tirare le somme e mettere alla porta 273 dipendenti, 273 famiglie (forse qualcuna in meno dato che in dieci anni nascono amori e figli). Certo, non lo stanno facendo a cuor leggero, gli han dato 75 giorni di preavviso, come se bastassero per poter far fronte alla perdita di reddito e magari ritrattare il mutuo.
Ma ci stà, in fondo sono niente di più e niente di meno di una società basata sul massimo profitto. Se non fosse che a metà agosto ci ritroveremo senza più nemmeno un supermercato Coop, visto che nella loro lunga operazione decennale hanno rilevato e chiuso tutti i supermercati (Coop I Maggio e Coop 25 Aprile). Certo non si può entrare nella loro gestione fallimentare, fatta di raccomandati nei posti di vertice e accordi con le amministrazioni locali interessate solo a far vendere quel terreno di nessun valore all’imprenditore amico. Non si può, dato che qui in Sicilia, la Coop, è una società per azioni costituita a suo tempo dalle tre cooperative Coop più grosse d’Italia. Tutte del nord, ovviamente.
Ecco, fa specie vedere uno che dice di voler riunire le varie anime della sinistra, che vuole contrapporsi al Partito Democratico (che oramai ha solo qualcosa di sinistro), uscire da un supermercato Coop.
È proprio vero, la Coop sei tu!